Il mondo dell’equitazione è pieno zeppo di preconcetti che spesso allontanano, anche il cavaliere più in buona fede, dalla verità e dal benessere per il proprio cavallo.
Caso emblematico è il barefoot o “piede nudo”, pratica denigrata e tacciata come pericolosa dalla maggior parte degli addetti ai lavori, proprietari e cavalieri in genere, nonostante le sua piena validità scientifica sia stata dimostrata ormai da quasi trent’anni.
Così ho pensato ad un immaginario dialogo fra un ingenuo cavaliere in erba ed il suo istruttore esperto di cavalli a piedi nudi, cercando di rispondere alle domande più frequenti su questo mondo ancora troppo sconosciuto:
(Giovane Cavaliere) Ma senza i ferri non si consumano troppo gli zoccoli? non gli farà male?
(Istruttore) I cavalli in natura percorrono scalzi su terreni vari e accidentati una media di trenta chilometri al giorno, per mangiare, trovare l’acqua e giocare. Conosco pochi cavalli di scuderia che possano vantare una media di quasi mille chilometri al mese!! Il problema è piuttosto il contrario, i nostri cavalli non camminano a sufficienza per limarsi naturalmente gli zoccoli, ecco perché si richiede l’intervento del pareggiatore per riprodurre artificialmente la normale usura dello zoccolo.
(Giovane Cavaliere) Certo, ma in natura i cavalli non portano mica il peso aggiuntivo del cavaliere!!!
(Istruttore) Capisco la tua osservazione ma ti invito a riflettere che le cavalle durante gli undici mesi di gravidanza portano il peso di un puledro che può arrivare fino a cento chili e non mi sembra che si mettano in poltrona a lagnarsi! In più vorrei farti notare che nel periodo fertile le giumente sono gravide ogni anno.
(Giovane Cavaliere) Ok ma quando si va sull’asfalto?? Certo non ci sono strade asfaltate in natura!
(Istruttore) E’ vero! Ma chiunque abbia avuto anche una piccola esperienza con cavalli scalzi ti dirà che sul cemento i nostri destrieri non scivolano e grazie al terreno piatto e abrasivo si consumano meglio le unghie. Sono piuttosto le pietraie a mettere più alla prova i piedini dei nostri amici!!!
(Giovane Cavaliere) Ho capito, ma tu puoi tenere i tuoi cavalli scalzi perché vivi in un territorio prevalentemente erboso e le passeggiate che fate sono su soffici campi e argini!
(Istruttore) E invece i terreni troppo morbidi sono un vero problema per la performance dei piedi dei mie cavalli. Sarebbe molto meglio avere terreni vari con terra erba e pietre un po’ come succede in montagna!! Terreni morbidi rendono i piedi morbidi mentre terreni duri rendono i piedi solidi come la roccia. Ecco perché ho cercato nel mio allevamento degli escamotage come ad esempio un fondo duro dove i cavalli stazionano più tempo per mangiare e quando usciamo in passeggiata cerchiamo il più possibile di farli camminare sul duro!
(Giovane Cavaliere) Si si, tutto quello che mi dici ha un senso, ma io l’ho visto un cavallo che perde un ferro e fidati non sembrava gradire anzi era proprio zoppo!
(Istruttore) E’ vero, sferrare un cavallo ferrato da lungo tempo non è una procedura che va presa sotto gamba o che si può improvvisare. Esiste un periodo detto di transizione che può essere anche molto lungo a seconda del cavallo nel quale il piede necrotizzato e fragilizzato dalla ferratura deve tornare alla sua originaria solidità. E’ esattamente come se tu ti togliessi ora le scarpe e pretendessi di correre sulla ghiaia, sembreresti il povero cavallo che ha perso i ferri in passeggiata! Ma se ti prendi il tempo di abituare i piedi molto più velocemente di quello che pensi potresti camminare ovunque e senza alcun fastidio!
(Giovane Cavaliere) Ok ma con i cavalli sportivi come la mettiamo?
(Istruttore) Beh, ora che ci siamo detti tutte queste cose, questa domanda si risponde da sola. I cavalli sportivi lavorano prevalentemente su sabbia e a volte sull’erba. Il massimo del tragitto che fanno è box rettangolo, rettangolo trailer, trailer altro box e altro rettangolo. In questi casi il problema sta proprio nella poca sollecitazione di quei piedi ma soprattutto i vero problemi che affligge i cavalli sportivi e che non gli permette di poter vivere scalzi sono altri ovvero scuderizzazione e alimentazione. Tieni a mente queste due cose importantissime ne riparleremo nella prossima puntata!!
Questa è solo il primo ed introduttivo di una serie di articoli che scriverò sul barefoot e su quanto questa pratica sia benefica per i nostri amici cavalli sia sotto l’aspetto fisico/fisiologico che sotto l’aspetto mentale/psicologico. Sentitevi liberi, come il nostro giovane cavaliere di porre domande anche più scottanti di quelle che mi sono immaginato, cercherò nei miei limiti di rispondervi con grande piacere.
Riccardo M. Bruno